Sua Altezza Reale (cioè il signor) Emanuele Filiberto di Savoia sarà capolista dell’UDC, insieme al cattolico integralista Magdi Cristiano Allam, per le prossime elezioni europee.
Ancora una volta trionfa lo spettacolo: veline, divi/e televisivi/e, personaggi più noti alle cronache che alla politica e alla cultura, sono corteggiati e inseriti in tante liste (si è discusso per giorni su dove si sarebbe candidato Vittorio Sgarbi).
Il degrado morale e civile del nostro paese raggiunge livelli impensabili. Un partito in parte erede della Democrazia cristiana candida un esponente, mai pentito, di quella dinastia che affidò il governo a Mussolini, firmo le leggi razziali e accettò le guerre coloniali e la guerra mondiale, personaggio noto essenzialmente per le cronache rosa e alcune trasmissioni televisive.
Ricordiamo che l’UDC è la formazione che il Partito democratico ha corteggiato per mesi offrendole la candidatura alla presidenza della provincia di Cuneo.
COMUNICATO STAMPA
Coerenza elettorale
Per le provinciali di Cuneo il Partito Democratico (candidato Taricco) ha rifiutato pregiudizialmente ogni confronto con Rifondazione comunista e Il Partito dei comunisti italiani, colpevoli di avere un nome scomodo e il simbolo storico del lavoro (falce e martello).
Non vi sono stati problemi, invece, con i Moderati e con i Socialisti liberali.
Senza cadere in polemiche personali, ricordiamo che la principale esponente locale dei Moderati, Carla Chiapello, è stata assessora provinciale della Lega Nord, prima di passare all’Ape (scissione della Lega) e quindi a Forza Italia.
I Socialisti liberali hanno come leader nazionale l’ex ministro De Michelis e a livello regionale fanno parte della minoranza di destra alla giunta Bresso.
Lascio a chi legge ogni commento sul rifiuto verso forze comuniste e gli idilli con esponenti (o ex esponenti) della destra.